NOMI
POPOLARI:
Artemisia, Menego maistro, Nascienzo, Assenzio maggiore, Megu,
Assenzio romano, Insens, Medeghetto ascenzi, Erba medicinale, Zienes,
Senzu, Attentu, Alvina, Apsidee.
DESCRIZIONE
BOTANICA
Portamento: fusto eretto, può raggiungere 1m di altezza, e caratterizzato da scanalature. Foglie: verdastre nella pagina superiore e bianche/argento nella pagina inferiore, bi-tri pennate.
Fiori: fioriscono in estate. Si presentano di colore giallo e riuniti in capolini all’interno di un involucro bianco/verde.
NOTE: La pianta secca viene utilizzata per il suo potere antisettico ed antitarmico per la buona conservazione della lana. Usata anche per combattere pulci in cani e gatti e per le cocciniglie sulle piante.
HABITAT: Cresce spontanea e in maniera diffusa, dalla montagna al mare, in tutta Italia. Cresce nei bordi di sentieri, strade e nei campi incolti.
PARTE
UTILIZZATA:
Foglie e sommità fiorite
PRINCIPALI
COMPONENTI
Olio essenziale: Tuione - Glucoside amaro: Absintina - Resine - Acidi organici
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Grazie all’olio essenziale e ai principi attivi amari che contiene è un ottimo tonico stomachico, coleretico e colagogo.
Valido in combinazione con l’Aglio come vermifugo.
Febbrifugo. - Disinfettante su ulcere e ferite.
Interessante il suo utilizzo per allontanare zecche e pulci dal proprio giardino e dagli animali domestici.
Eupeptico, Vermifugo, Antisettico. Tuttavia si può ottenere un risultato migliore utilizzando piante più specifiche e sicure.
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Tintura madre (Soluzione Idroalcolica): uso interno: 60 gocce 2 volte al giorno sciolte in un bicchiere d’acqua dopo i pasti.
Infuso: lasciare in infusione 1,5g di Assenzio per 10 minuti in una tazza di acqua calda (250ml). Bere una tazza mezz’ora prima dei pasti. Evitare in ogni caso l’uso prolungato.
RIMEDIO NATURALE PER:
Inappetenza e problemi digestivi - Allontanare pulci, zecche ed insetti - In caso di ferite, come cicatrizzante e disinfettante
CONTROINDICAZIONI: Evitare di usare l’Assenzio troppo a lungo. L’abuso di questa pianta può causare gravi problemi. L’estratto di Assenzio infatti può trasformarsi in un veleno. Da tenere presente che la sua essenza è incompatibile con sali di piombo, zinco e ferro. Si sconsiglia l’uso a chi soffre di problemi biliari, gastro-intestinali, sanguigni e cerebrali. Evitare in stato di gravidanza e allattamento. Assunto ad alte dosi l’Assenzio diventa tossico, a causa del suo contenuto di Tuiolo. Questa sostanza ha attività eccitante sul sistema nervoso centrale, potrebbe provocare attacchi epilettici ed allucinazioni. Inoltre esercita un’azione irritante sugli organi pelvici, motivo per cui in passato è stato molto usato come abortivo ed emmenagogo.
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